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Edifici

FAQ

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Edifici

No, la modellazione previsionale ha rilevato la eventualità solo di danni lievi conseguenti ai lavori di scavo, circoscritti ad alcuni edifici situati all’interno della cosiddetta “fascia di interferenza” (o di subsidenza) e che non mettono in alcun modo a rischio la stabilità degli edifici. Lo affermano gli studi redatti già in fase di progettazione definitiva, svolti con la collaborazione di un team di esperti nel settore geotecnico ed in particolare nello scavo delle gallerie in ambito urbano, costituito dai professori Michele Jamiolkowsky del Politecnico di Torino (autore del progetto che ha stabilizzato e reso nuovamente accessibile la Torre di Pisa), John B. Burland dell’Imperial College di Londra e Robert Mair della University of Cambridge. I risultati degli studi, confermati anche con la progettazione esecutiva predisposta da Nodavia, che a sua volta si è avvalsa di consulenze universitarie nel settore delle gallerie, sono stati oggetto di una istruttoria da parte di Italferr - la società di ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane - e dell’Osservatorio ambientale.

In caso di danni accertati e riconosciuti, scatta il meccanismo assicurativo che fa capo alla società Nodavia in quanto chiunque esegua un’opera pubblica è tenuto alla stipula di un’assicurazione che copre l’esecutore per la responsabilità civile verso terzi per danni a cose e persone.

Il sistema di classificazione adottato è quello di Boscardin e Cording (1989) ed è composto da sei classi di danno, da 0 a 5:

0 - danno trascurabile, corrisponde a fessure capillari con apertura minore di 0,1 mm;

1 - danno molto lieve, corrisponde a fessure sottili, in genere limitate agli intonaci delle pareti interne e con apertura minore di 1 mm, cui si rimedia facilmente con lavori di tinteggiatura; 

2 - danno lieve, corrisponde a fessure facilmente stuccabili che richiedono tinteggiatura e a fessure visibili anche all'esterno;
3 - danno moderato, corrisponde a fessure che richiedono “cuci e scuci” della muratura, anche all'esterno, con apertura delle lesioni da 5 a 15 mm; 

4 e 5 - danno da severo a molto severo, con necessità di importanti riparazioni, compresa demolizione e ricostruzione di parti di muri fino al limite di parziale o totale demolizione e ricostruzione.

Il parametro di riferimento per determinare gli effetti sugli edifici è il cosiddetto “volume perso - Vp”, cioè una misura convenzionale dell’abbassamento del terreno in superficie connesso ai fenomeni di decompressione del terreno nell’intorno del fronte di scavo della galleria. In condizioni normali il valore atteso di Vp è pari a 0,4%; si passa a una condizione di attenzione quando è tra 0,4% e 1% e a una condizione di allarme oltre l’1%. Al superamento di una di queste soglie è prevista l'adozione di specifiche azioni correttive, fino ad arrivare alla sospensione dello scavo. 

Il valore di Vp è strettamente correlato ad una serie di parametri che vengono rilevati in continuo in corrispondenza della fresa della Tbm, perciò può essere determinato in ogni istante dello scavo così da intervenire tempestivamente per correggere eventuali anomalie prima che provochino effetti in superficie.
Su tutti i fabbricati interferenti è stata effettuata un’analisi preventiva degli effetti indotti in relazione ai valori di volume perso. Al raggiungimento della soglia di allarme l’unico fabbricato che potrebbe subire un danno moderato (di livello 3, vedere la Faq sulle classi di danno) è l’edificio Ataf presso Campo di Marte, che pertanto è stato sottoposto a consolidamento preventivo. Interventi preventivi sono anche stati previsti per uno dei pochi monumenti lungo il percorso, la Fortezza da Basso - anche se il danno in caso di superamento della soglia di allarme sarebbe comunque di tipo lieve (livello 2) - e sulla scuola media Ottone Rosai a seguito di una specifica prescrizione dell’Osservatorio ambientale.

Le gallerie passeranno sotto i due bastioni Cavaniglia e Rastriglia, quelli rivolti verso il Palazzo dei Congressi e piazza Stazione, ad una profondità di circa 25 m.
Oltre al monitoraggio topografico previsto per molti degli edifici interferenti, nel caso della Fortezza - e anche dell’Arco di piazza della Libertà e di Porta San Gallo – è previsto un monitoraggio radar terrestre (geo-radar, lo stesso sistema utilizzato per registrare le oscillazioni della nave Concordia), con due piattaforme di misura per ognuno dei due bastioni. Obiettivo del monitoraggio è rilevare gli spostamenti, che sono previsti al massimo nell’ordine dei 15 mm durante lo scavo delle gallerie, quindi sempre entro valori di sicurezza. 

Vista l’importanza della Fortezza, sarà predisposto un sistema per l’eventuale consolidamento del terreno in caso di superamento di soglie prefissate di spostamento: sarà infatti infilata nel sottosuolo una rete di tubi che, all’azionamento del sistema, inietteranno nel terreno malta cementizia a presa rapida con la tecnica del cosiddetto “compensation grouting”. Il metodo è stato già applicato con successo sotto numerosi edifici monumentali nel centro di Londra, inclusa la torre del Big Ben, durante la costruzione della metropolitana "Jubilee line".

Le vibrazioni indotte sia dalla Tbm durante lo scavo, sia dai treni nella fase di esercizio del Passante ferroviario di Firenze sono oggetto di una specifica "Relazione sull'impatto vibrazionale" allegata al progetto esecutivo degli aspetti ambientali. Le analisi effettuate, basate su rilievi accelerometrici (fatti cioè con strumenti che misurano l’intensità delle vibrazioni) eseguiti in condizioni analoghe a quelle del Passante, evidenziano che la presenza di un campo vibrazionale di debole entità è del tutto irrilevante ai fini di danni strutturali agli edifici in quanto nettamente inferiore alle soglie di danno descritte dalle norme tecniche. Sono previste infatti vibrazioni pari a 1 mm/sec a 10 metri dal fronte di scavo quando i primi danni strutturali, per edifici particolarmente delicati, si verificano con velocità di vibrazione di 5 mm/sec. 

Per quanto riguarda gli effetti sulle persone, le analisi mostrano livelli di vibrazione paragonabili a quelli indotti dal traffico cittadino (anche se, al contrario del traffico, limitati nello spazio e nel tempo). Il superamento della soglia di percettibilità umana potrebbe avvenire per coloro che si trovassero ad una distanza dallo scavo inferiore a 50 metri ma soltanto all'avvio della rotazione della Tbm (evento raro, considerando che la fresa rimane sempre in movimento ed è spenta solo per manutenzioni e sostituzioni delle lame usate per lo scavo).

Sì, l'Osservatorio ambientale ha prescritto di estendere il monitoraggio topografico alle strade ed edifici posti lungo via Campo d'Arrigo, per rilevare eventuali spostamenti durante la delicata operazione di realizzazione sul cantiere Campo di Marte dei diaframmi (pareti) d’imbocco sud della galleria, con posizionamento di tiranti in area ferroviaria. Il monitoraggio è stato realizzato mediante stazioni motorizzate con lettura ad infrarossi e il movimento riscontrato negli edifici è stato inferiore ai 5 mm che rappresentano la soglia di attenzione. 

Sul cantiere della nuova stazione alta velocità la costruzione dei diaframmi è quasi completata; per precauzione comunque gli abitanti di alcuni edifici di via Zeffirini hanno lasciato le loro abitazioni per 5 mesi durante l’esecuzione del lavoro in prossimità degli edifici stessi, dietro corresponsione di un adeguato indennizzo.

In alcuni casi il testimoniale non è stato eseguito perché i proprietari lo hanno rifiutato, in altri casi perché non hanno risposto alle diverse comunicazioni inviate loro dalla società esecutrice dei lavori Nodavia. Per questi ultimi tuttavia Nodavia effettua periodicamente visure catastali per verificare eventuali passaggi di proprietà e contattare i nuovi proprietari proponendo il testimoniale. 

Se si dovesse verificare un danno su un’unità immobiliare per cui non esiste testimoniale sarà più difficile stabilire la causa del danno stesso e le relative responsabilità.

Sì, è possibile e ad oggi i proprietari di alcune decine di unità immobiliari hanno eseguito, a proprie spese, il testimoniale, usufruendo della convenzione stipulata fra Comune e ordini professionali. Chi intenda fare un testimoniale deve seguire la procedura indicata nelle pagine web dell’Ufficio Nodo 

Nessuna attività economica sarà soggetta a rischi o avrà limitazioni fisiche in termini di accesso o di visibilità, fatta eccezione per eventuali situazioni temporanee determinate dallo spostamento di sottoservizi (reti acqua, energia, fognatura).
Solamente quattro attività economiche, come previsto in progetto e quindi nella relativa “Dichiarazione di pubblica utilità” dell’opera, sono state oggetto di esproprio o di occupazione temporanea di parte delle aree di pertinenza e per questo indennizzate tramite accordi bonari coerenti con la normativa vigente (Dpr 327/2001, Testo unico espropri), con gli accordi procedimentali e con i protocolli di intesa.

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Esiste uno spazio dedicato a chiunque voglia scoprire di più sul progetto, sul tracciato, sulle caratteristiche delle opere, nonché sullo stato di avanzamento dei lavori.

RFI - Rete Ferroviaria Italiana
Condivisione dati con RFI

Tutti i dati del progetto sono condivisi da Rete Ferroviaria Italiana, che è il Committente dell’opera.
A Italferr è affidata la Direzione dei Lavori.